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Se impresa fa rima con natura: FRoSTA e la salvaguardia dell’ambiente

Agire in difesa del freddo e a tutela del pianeta non solo con le parole, ma con azioni concrete e fatti. Una scelta di campo che FRoSTA ha adottato in occasione del progetto FRoSTA Amica della Natura e della Carovana dei Ghiacciai di Legambiente di cui è partner.

L’impegno di FRoSTA e Legambiente

È possibile fare impresa in modo differente? Se da una parte i dati delle ricerche rivelano che i consumatori tendono sempre più a scegliere brand attenti alla sostenibilità ambientale, dall’altra il sistema produttivo cerca di adeguarsi al cambiamento richiesto dal pubblico. Per farlo sono necessarie azioni coerenti, capaci, nel loro complesso, di incidere sulla bilancia ambientale.

Fare impresa in modo rispettoso dell’ambiente è possibile e doveroso, soprattutto quando ci si occupa di surgelati. Ma non solo a parole: per migliorare realmente la qualità di vita dei consumatori e dell’intero pianeta sono necessarie azioni concrete, che possano incidere sui dati globali. Si tratta di fare precise scelte di campo sulle materie prime, sistemi produttivi, trasporti, packaging che possano segnare dei “meno” reali nei tristi report sull’inquinamento e sull’abuso del nostro pianeta.

Ad esempio FRoSTA, che da anni ha scelto di agire direttamente, sia intervenendo sul proprio sistema produttivo, sia attraverso il progetto FRoSTA Amica della Natura, un insieme di azioni concrete per la salvaguardia dell’ambiente e del pianeta in cui viviamo.

Carovana dei ghiacciai: tutto pronto per il viaggio?

Proprio nell’ambito di questo progetto FRoSTA prosegue la collaborazione con Legambiente. Infatti, dopo il progetto Save The Queen, è partita la Carovana dei Ghiacciai 2020, una campagna realizzata con il supporto del Comitato Glaciologico Italiano (CGI). Fino al 4 settembre, questo nuovo progetto servirà a monitora lo stato di salute dei ghiacciai alpini per sensibilizzare le persone sugli effetti che i cambiamenti climatici stanno avendo sull’ambiente glaciale alpino. Un impegno importante perché FRoSTA sa quanto sia importante il freddo nell’equilibrio dell’ambiente e come vada tutelato ogni giorno.

Progetti come Save the Queen e la Carovana dei Ghiacciai sono solo alcuni esempi delle attività sostenibili dell’azienda. Infatti, le scelte di FRoSTA coinvolgono l’intero sistema produttivo, dagli ingredienti passando per l’alimentazione degli impianti sino al confezionamento dei prodotti. Ecco alcune azioni messe in pratica, che il gruppo internazionale di surgelati vuole condividere nella speranza che possano fungere da sollecitazione per altre realtà produttive.

Una catena del freddo sostenibile

Grazie al calcolo del Life Cycle Assessment, cioè l’impronta ambientale del ciclo di vita del prodotto, è possibile monitorare i consumi e le emissioni di CO2, mettendo in pratica azioni per diminuirle. Per esempio dotandosi di sistemi di raffreddamento con recupero di calore, impianti di riciclo istantaneo dei rifiuti vegetali ed impianti fotovoltaici per l’alimentazione delle celle frigorifere.

Grazie a queste azioni FRoSTA dal 2008 a oggi ha ridotto di molto le emissioni (-7,2% dal 2018 al 2020). Ad esempio, alcuni impianti, come quello di Lommatzsch in Germania, sono già alimentati completamente con energia verde, cioè senza l’utilizzo di energia fossile o nucleare.

Obiettivo: -6% entro il 2023

Come si fa a valutare quanto incidano le azioni che ciascuno di noi fa sullo stato di salute del pianeta? Attraverso un sistema che calcoli l’impronta di carbonio. Per esempio quello ufficiale Carbon footprint messo a disposizione da FRoSTA sul sito https://www.FRoSTA.it/sostenibilita/carbon-footprint-calcolo-impronta-carbonio/

L’ambizione di FRoSTA però è di fare di più e meglio, riducendo ulteriormente l’impronta di carbonio del 6% entro il 2023.

Solo carovana dei ghiacciai: niente trasporti aerei e si al surgelamento immediato

La scelta e la selezione degli ingredienti incide fortemente sulla CO2 prodotta e agire su questi fattori vuol dire spesso per le aziende aumentare i costi di produzione.

Quindi, FRoSTA ha deciso di non utilizzare colture nelle serre e trasporti aerei per gli ingredienti, pur mantenendo invariata la qualità dei prodotti. Inoltre, ha scelto di surgelare immediatamente i prodotti, sul peschereccio o immediatamente dopo la raccolta. Perché il trasporto di cibi frozen è notevolmente meno inquinante di quello dei cibi freschi. Infatti, ogni carico di prodotti surgelati corrisponde a 3 o 4 carichi di cibi freschi.

Ecobag e confezioni innovative: -75% di plastica, -20% di CO2

Infine, produrre in maniera attenta all’ambiente vuol dire occuparsi di tutti gli aspetti legati ai prodotti, compresa la confezione e il suo smaltimento.

Per questo motivo FRoSTA ha creato la ecobag, la prima busta di carta per surgelati riciclabile nella carta. Introdotta in Italia a febbraio, entro la fine del 2020 sarà utilizzata per tutti i prodotti La Valle degli Orti del marchio FRoSTA. Più in generale, FRoSTA ha scelto di utilizzare solo imballaggi realizzati in un’unica plastica non miscelata ad altri materiali.

L’innovativo packaging offre numerosi vantaggi. Oltre a essere più leggero (contribuendo a ridurre il peso del trasporto), è facilmente riciclabile e ha come principale componente la carta, imballaggio meno impattante della plastica in termini di CO2 prodotta. Infine, la carta è grezza, priva delle sostanze chimiche solitamente utilizzate per il trattamento dei packaging, e riduce al minimo l’impatto ambientale dei processi produttivi.

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