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Proprietà nutrizionali Merluzzo d’Alaska

Il merluzzo d’Alaska fa parte della grande famiglia Gadidae nel quale si identifica con il nome scientifico di Theragra chalcogramma. Pesce dalle dimensioni importanti, può raggiungere eccezionalmente il metro di lunghezza e si distingue per una forma più allungata rispetto al merluzzo bianco (Gadus morhua), pur mantenendo con questo le tre pinne dorsali e la caratteristica forma della testa, dalla mascella prominente.  

Vive in acque profonde compiendo migrazioni giornaliere tra il fondale e la superficie per approvvigionarsi di cibo, con un’alimentazione fatta specialmente di krill, gamberetti ma anche di salmoni, aringhe e altri piccoli pesci.  

Valori nutrizionali del merluzzo d’Alaska 

Packaging Merluzzo Alaska

Le proprietà nutrizionali del merluzzo d’Alaska lo collocano nel primo gruppo fondamentale degli alimenti dell’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione)v con un basso valore energetico nel rapporto calorie/nutrenti, grazie alle sue carni che si presentano più magre rispetto a quelle del merluzzo bianco (Gadus morhuao del merluzzo artico.  

Ricco di proteine, una porzione di 100gr di merluzzo d’Alaska presenta anche un ottimo apporto di selenio e fosforo tra i minerali, garantendo circa 1/3 del fabbisogno giornaliero di fosforo e fino al 50% di selenio. Discreto resta l’apporto dei grassi polinsaturi di Omega 3 che contribuiscono a prevenire malattie cardiovascolari.   

Valori nutrizionali in 100gr di merluzzo d’Alaska

Energia 56.0 kcal
Grassi 0.41 g
Acidi grassi saturi 0.124 g
Carboidrati 0 g
Zuccheri 0 g
Proteine 12.19 g
Sale 0.8325 g

Tra le proprietà nutrizionali del merluzzo d’Alaska non mancano le vitamine tra le quali, oltre alla tiamina (B1) e alla riboflavina (B2), sono presenti in quantità apprezzabili sia la niacina (vitamina PP) che l’acido folico (B9).vii  

Merluzzo d’Alaska, zone di pesca FAO e MSC 

Il merluzzo d’Alaska è il secondo pesce più pescato al mondo, un primato che è determinato dalla sua eccellente qualità.

L’organizzazione delle Nazioni Unite della Food and Agricolture Organization (FAO) indica quattro zone di pesca principali per il Theragra chalcogramma,ii situate nel Mare Artico (zona 18), nel Pacifico centro orientale (zona 77) e nel Pacifico nord occidentale (Mare di Okhotsk, zona 61) e in quello nord orientale (zona 067). Soltanto queste ultime due fanno però anche parte del programma MSCiii, l’organizzazione no profit per la pesca sostenibile. La distribuzione dei banchi di merluzzi all’interno di queste aree è tenuta sotto stretta osservazione, specialmente durante il periodo di riproduzione, tra gennaio e agosto, in modo da garantire sempre un equilibrio naturale tra il pescato e la presenza di merluzzi adulti, i quali vantano dalla loro un elevato tasso di fecondità: una femmina può deporre dalle 10 mila alle 15 mila uova!*   

Filetti di merluzzo d’Alaska 

merluzzo d'alaska al piatto

Il filetto è la parte più pregiata del pesce, esaltando le qualità del merluzzo d’Alaska. Si tratta di un taglio che mantiene perfettamente integra la porzione delle carni del pesce, mediante un’incisione longitudinale lungo il lato e parallelo alla spina dorsale.  

La lavorazione dei filetti di merluzzo d’Alaska richiede una gestione completa di tutti i passaggi di produzione, dal pescato sino alla distribuzione, con un processo basato su un’accurata organizzazione lungo tutta la filiera in modo da non dover interrompere la catena del freddo 


  • https://search.usa.gov/search?utf8=%E2%9C%93&affiliate=agriculturalresearchservicears&query=pollock+alaska+nutritional+tables
  • *(https://www.ars.usda.gov/research/publications/publication/?seqNo115=176121)
  • *https://it.wikipedia.org/wiki/Gadus_morhua
  • *https://www.frosta.de/blog/nachhaltigkeit/alaska-seelachs-frosta-verarbeitet-nur-seefrost-ware-single-frozen/
  • https://fish-commercial-names.ec.europa.eu/fish-names/species_it?sn=35947#ecl-accordion-header-food-qual
  • /sostenibilita/filetti-da-pesca-sostenibile-frosta-buoni-anche-con-lambiente/
  • https://web.archive.org/web/20080521221019/ | http://www.msc.org/html/content_1176.htm
  • https://www.crea.gov.it/documents/59764/0/Dossier+LG+2017_CAP10.pdf/627ccb4d-4f80-cc82-bd3a-7156c27ddd4a?t=1575530729812
  • https://fish-commercial-names.ec.europa.eu/fish-names/species_it?sn=35947#ecl-accordion-header-food-qual
  • https://www.epicentro.iss.it/vitamine/
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