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FRoSTA per la biodiversità

Il 2020 è l’anno in cui si rende ancora più urgente ribadire l’importanza di sostenibilità e tutela ambientale, a causa dei noti accadimenti legati all’ultima pandemia. Proprio per questo FRoSTA pone al centro del suo sistema produttivo diversi progetti legati alla biodiversità, cuore dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile o Agenda 2030, adottati dalle Nazioni Unite nel 2015. Tra i vari progetti in corso, si distingue quello realizzato nello stabilimento di Lommatzsch.

FRoSTA e l’attività di biodiversità a Lommatzsch

Nel cuore del distretto produttivo FRoSTA di Lommatzsch, si sviluppa il progetto a favore della biodiversità, con circa 40 ettari di proprietà dell’Azienda, di cui solo una parte adibiti a campi agricoli per la produzione dei vegetali; la parte restante è costituita, invece, da foreste e sentieri naturali, in base al principio di biodiversità che, come scrive il WWF* è:

“La grande varietà di animali, piante, funghi e microorganismi che costituiscono il nostro Pianeta. Una molteplicità di specie e organismi che, in relazione tra loro, creano un equilibrio fondamentale per la vita sulla Terra. La biodiversità infatti garantisce cibo, acqua pulita, ripari sicuri e risorse, fondamentali per la nostra sopravvivenza.”

Infatti, proprio per garantire la biodiversità delle colture utilizzate per la produzione alimentare, FRoSTA ha piantato a Lommatzsch 3 ettari di fiori selvatici (separati su 3 campi diversi) e 1,5 ettari che saranno ricollocati in una zona umida nel mese di agosto. Destinando, in totale, 5 ettari all’attività di biodiversità con l’intenzione di proseguire nei progetti per i prossimi anni e non solo per una stagione.

I benefici derivati dalla protezione della biodiversità

Come evidenzia il notiziario della Commissione Europea Natura 2000 (Numero 40 –Luglio 2016)* sulla base di alcuni progetti avviati dall’Unione e casi studio specifici, come lo Schema di riqualificazione ripariale – Lione, Francia* e i Giardini di riabilitazione – Skåne, Svezia)*, i benefici derivati dalla protezione della biodiversità e della natura sono:

  • Migliore qualità dell’aria
  • Migliori condizioni climatiche
  • Riduzione del rumore
  • Contesto più piacevole
  • Stili di vita più salutari e attività fisica

A cui si aggiungono anche benefici sociali come la riduzione della tensione sociale e un maggiore impegno sociale.

La rete Natura 2000 comprende i siti designati secondo la Direttiva Habitat ed è determinata dalla DG Ambiente (Direzione generale Ambiente), con il supporto del Centro Tematico Europeo Biodiversità.

Diversità biologica fondamentale per la produzione alimentare

Quanto la diversità biologica sia “fondamentale per l’agricoltura e la produzione alimentare” è sottolineato anche dalla FAO*.

Protagonisti diventano “Bestiame, insetti, funghi e microrganismi” che “decompongono la materia organica e trasferiscono al terreno le sostanze nutrienti. Api, farfalle, uccelli e pipistrelli impollinano le piante. Paludi e acquitrini filtrano i residui inquinanti. Le foreste impediscono le alluvioni e riducono le erosioni.”

Conservare e proteggere le specie vegetali e animali diventa una condizione indispensabile per produrre in modo sostenibile, tenendo conto che, dalle stime FAO nell’ultimo secolo sono scomparsi tre quarti delle diversità genetiche delle colture agricole, mentre su 6300 varietà animali, 1350 sono in pericolo di estinzione o sono già estinte.

Impollinatori e biodiversità

Oggi sappiamo che il 78% delle specie di fiori selvatici e l’84% delle specie coltivate in UE* sono in parte legate, per la produzione dei semi, agli insetti ed altri animali che concorrono tramite l’impollinazione a consentire una più ampia e migliore varietà di frutta fresca e secca, verdura e semi.

Inoltre, ogni anno circa 15 miliardi di euro di produzione agricola effettuata in UE è attribuita direttamente agli insetti impollinatori, che sono responsabili in modo importante della biodiversità dei sistemi agricoli.

Portando il polline da una pianta all’altra, infatti, gli insetti migliorano l’insieme dei semi e facilitano la miscelazione dei geni sia tra le colture sia tra le piante non coltivate. Tre quarti delle colture più importanti del mondo mostrano un beneficio in termini di resa grazie agli impollinatori, che contribuiscono direttamente a circa un terzo della produzione alimentare globale.

Come evidenzia sul suo sito il Parlamento Europeo, che pure pone il contrasto ai pesticidi tra le sue priorità “Attualmente non esistono dati scientifici che descrivano la situazione nella sua interezza, ma esiste la prova di un declino considerevole tra gli impollinatori, dovuto principalmente alle attività umane.”

A tal proposito è essenziale la salvaguardia delle api selvatiche – che sono di solito impollinatori più importanti delle api da miele – nel loro processo di impollinazione naturale, con cui possono raddoppiare i raccolti di fragole e ciliegie.

Tra i principali nemici degli impollinatori ci sono i pesticidi, che assieme ad altri agenti inquinanti possono colpirli direttamente, tramite insetticidi e fungicidi e indirettamente, mediante erbicidi. E anche quando i pesticidi non sono letali, riducono la vitalità delle piante e danneggiano la loro capacità di trovare risorse, rendendole più permeabili alle malattie. Di qui la priorità data dal Parlamento Europeo alla riduzione dei pesticidi in agricoltura.

Il percorso tracciato da FRoSTA a favore della biodiversità, proprio per preservare impollinatori e diversità biologica si associa ad una politica stringente sull’uso dei pesticidi.

 Infatti, FRoSTA adotta dei limiti molto restrittivi associandoli all’attuazione di una politica di razionalizzazione delle risorse.
Per quanto riguarda le produzioni ortofrutticole dell’Azienda, tutti gli agricoltori firmano un contratto stilato in base alla legge ufficiale. Tutti gli imballaggi e i materiali impiegati devono essere conformi alla legislazione tedesca e a quella europea in materia alimentare e le sostanze legali per le quali è obbligatoria una dichiarazione devono essere utilizzate solo con il consenso scritto di FRoSTA.

La politica FRoSTA sui Pesticidi

FRoSTA si comporta da diversi anni in modo critico nei confronti dei pesticidi e già dall’introduzione del Purity Command ha adottato delle regole di base anche sui pesticidi da rispettare e da far rispettare ai suoi comanufacturer:

  • Non possono essere rilevati più di 2 principi attivi permessi dalla normativa vigente con più di 0,01 mg/kg;
  • Il Limite Massimo di Residuo (LMR) viene definito come la massima concentrazione del residuo di sostanza attiva presente sulle derrate agricole, dopo trattamento con un prodotto fitosanitario e i suoi valori sono definiti dal reg. EC 396/2005 (e successive modifiche).
    Per i prodotti FRoSTA il limite deve essere 33% massimo del valore definito dalla legge;
  • Il terzo punto, invece, riguarda la dose acuta di riferimento (Acute Reference Dose, il cui acronimo è ARfD) ed è un valore legato agli studi tossicologici che sono fatti sui principi attivi. Tale valore rappresenta la quantità di sostanza che può essere ingerita nel breve periodo (un pasto/un giorno) senza rischio apprezzabile per la salute e si calcola in mg/kg peso corporeo.

FRoSTA, anche in questo caso, riduce il livello massimo che è calcolato non sul peso di un adulto medio ma su un bambino (16,15 kg).

 Il progetto FRoSTA a favore della biodiversità è in pieno sviluppo, costellato di obiettivi a lungo termine, come dimostrano i progetti avviati dal 20 maggio in partnership con Legambiente, in occasione della Giornata Mondiale delle Api, confluita nel progetto FRoSTA amica della Natura; fulcro di tutto questo la sostenibilità del pianeta e la salvaguardia della natura e del clima mediante un percorso a tappe, che abbraccerà le tematiche legate alla biodiversità tramite specifici progetti di tutela ambientale.

Fonti

*UE
https://ec.europa.eu/environment/nature/info/pubs/docs/nat2000newsl/nat40_it.pdf

*FAO
http://www.fao.org/3/y5418i/y5418i00.htm

*WWF
https://www.wwf.it/il_pianeta/biodiversita/che_cosa_e_biodiversita/

Parlamento Europeo
https://www.europarl.europa.eu/news/it/headlines/society/20191129STO67758/il-declino-di-api-e-altri-impollinatori-le-cause-infografica

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